Treviso - Via Selvatico

Municipality of Treviso

December 2022
Thanks to the collaboration with:
Wind Tre S.p.A.
Share:
Facebook Linkedin URL

Descrizione progetto/intervento

Il progetto rientra all’interno di una più ampia opera comunale denominata “Realizzazione di un bosco periurbano in Via Selvatico” nell’ambito del “Green New Deal Treviso – Realizzazione di aree verdi attrezzate, parchi, boschi urbani e foreste urbane e periurbane”. Treviso Green New Deal ha l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria (favorendo l’assorbimento della CO2 e di polveri sottili), migliorare il microclima locale con la riduzione delle bolle di calore, ridurre il rischio idrologico (grazie all’assorbimento delle acque) per il benessere dei cittadini. Altri benefici riguardano i nuovi luoghi dove realizzare attività ricreative, sportive e di socializzazione o per l’educazione ambientale, favorendo esperienze di contatto con la natura in ambiente cittadino per bambini, adulti e turisti.

Il bosco di Via Selvatico è finalizzato all'integrazione e completamento delle aree boscate già presenti mediante la messa a dimora di specie forestali. Oltre agli aspetti meramente naturali, l'intervento punta ad una completa rifunzionalizzazione dello spazio con la creazione di aree di sosta e la realizzazione di una rete di percorsi, coniugando scopi ecosistemici ad esigenze funzionali.

Il progetto punta quindi alla realizzazione di un bosco peri-urbano, un’area destinata ad ospitare anche funzioni ludico – ricreative rivolte ad un bacino di utenza sia locale che sovralocale. Inoltre, sfruttando le radure, si è deciso di attrezzare l’area con delle zone di sosta, in modo da rendere lo spazio attrattivo e fruibile. La sistemazione dei percorsi esistenti e la creazione di nuovi tracciati rende l’ambiente facilmente praticabile. La ricca messa a dimora di specie arboree e arbustive differenti permette la creazione di un “polmone verde” per la città di Treviso

Benefici sociali e ambientali

La nuova area verde, con 1.809 piante, consentirà di assorbire fino a 270 tonnellate di CO2 in 20 anni e di emettere fino a 197 tonnellate di O2 nel medesimo arco temporale. Inoltre, tale impianto è in grado di assorbire fino a 300 Kg di PM10 all’anno. È un progetto patrimonio per la comunità locale ed è quindi fondamentale che tutti ne abbiano cura.

Specie utilizzate

La scelta delle specie per l’imboschimento è stata effettuata considerando le caratteristiche del suolo e del clima dell’area interessata. 

Sono stati messi a dimora

ALBERI:

  • Farnia, 45
  • Tiglio, 48
  • Olmo campestre, 43
  • Bagolaro, 45
  • Salice bianco, 44
  • Pioppo bianco, 43
  • Ciliegio selvatico, 119
  • Acero campestre, 117
  • Acero montano, 117
  • Carpino bianco, 20
  • Orniello, 173
  • Melo selvatico, 119
  • Ciavardello, 117

ARBUSTI:

  • Sanguinello, 112
  • Nocciolo, 112
  • Biancospino, 112
  • Berretta del prete, 112
  • Rosa canina, 111
  • Pallone di maggio, 37
  • Viburno lantana, 37
  • Maggiociondolo, 111

(*) Il valore di assorbimento della CO2 è calcolato su un periodo di vita dell’impianto di afforestazione di 20 anni e tiene conto delle specificità del singolo progetto e delle principali regioni climatiche presenti in Italia.

Il calcolo è stato eseguito sulla base di uno studio commissionato da Arbolia all’Università della Tuscia e che ha riguardato la creazione di un database contenente informazioni relative alla crescita, nonché caratteristiche ambientali e stazionali rilevate da documentazione scientifica per le specie forestali maggiormente utilizzate negli impianti di afforestazione in Italia.

La metodologia proposta in ambito internazionale e utilizzata per il calcolo considera la conversione di terreni non boscati.

Share:
Facebook Linkedin URL
Back to top