Comune di Alleghe (BL)
1,8
ettari di aree riqualificate
3.572
piante
fino a 473
tonnellate di CO2 assorbite in 20 anni (*)
fino a 2.750
kilogrammi di PM10 assorbiti in un anno (*)
L’area si trova a Nord dell’abitato di Caprile, in comune di Alleghe (BL), nella località denominata Col de Foia ed è un’area schiantata dalla Tempesta Vaia del 2018. L’area è stata oggetto di esbosco da parte del Comune di Alleghe e si trova completamente priva di vegetazione arborea e completamente libera da schianti a terra. L’area ha prevalente destinazione forestale essendo stata occupata da un bosco di conifere, principalmente ad Abete rosso e Larice, fino agli eventi della Tempesta Vaia. Tuttavia il toponimo Col de Foia (Col di Foglia) lascia intendere che originariamente fosse popolato da latifoglie quali Frassino maggiore, Acero montano e Faggio poi sostituite dall’uomo con le conifere visto il maggior valore economico attribuito a quest’ultime.
Il progetto di forestazione mira quindi al ripristino delle funzioni del bosco originale attraverso un intervento di rinnovazione assistita.
La nuova area verde, con 3.572 piante, consentirà di assorbire fino a 473 tonnellate di CO2 in 20 anni e di rilasciare fino a 345 tonnellate di O2 nel medesimo arco temporale. Inoltre, tale impianto è in grado di assorbire fino a 2.750 Kg di PM10 all’anno. È un progetto patrimonio per la comunità locale ed è quindi fondamentale che tutti ne abbiano cura.
La scelta delle specie per l’imboschimento è stata effettuata considerando le caratteristiche del suolo, delle condizioni climatiche attuali e dei prossimi decenni, della capacità di adattamento in aree aperte e prive di copertura e della resistenza meccanica all’eradicazione. Le specie utilizzate sono autoctone, provenienti da vivai italiani e munite di passaporto fitosanitario.
All’interno dell’area sono stati messi a dimora 3393 alberi (pari al 95% delle piante totali messe a dimora) di dimensioni 60-80 cm con sesto d’impianto 2,2 m x 2,2 m delle seguenti specie:
Oltre alle specie arboree è stata prevista la messa a dimora di 179 specie arbustive (pari al 5% delle piante totali messe a dimora) di dimensioni 60-80 cm. Le specie utilizzate sono le seguenti:
In considerazione della particolarità l’area, il progetto ha previsto la realizzazione di una recinzione necessaria per la protezione da fauna selvatica al fine di evitare danni da ungulati.
Le piante sono dotate di disco pacciamante quali accessori atti a migliorarne l’attecchimento, la diminuzione dell’evaporazione e il controllo delle erbe infestanti.
* Il valore di assorbimento della CO2 è calcolato su un periodo di vita dell’impianto di afforestazione di 20 anni e tiene conto delle specificità del singolo progetto e delle principali regioni climatiche presenti in Italia.
* Il calcolo è stato eseguito sulla base di uno studio commissionato da Arbolia all’Università della Tuscia e che ha riguardato la creazione di un database contenente informazioni relative alla crescita, nonché caratteristiche ambientali e stazionali rilevate da documentazione scientifica per le specie forestali maggiormente utilizzate negli impianti di afforestazione in Italia.