Fano

Comune di Fano (PU)

dicembre 2022
Grazie alla collaborazione con:
Romana Costruzioni S.p.A., Sicim S.p.A., Techfem S.p.A
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Descrizione progetto/intervento

L’area si trova nella parte meridionale della città di Fano in zona Vallato, su terreni privi di copertura arborea, in prossimità dell’aeroporto della città e della strada statale n. 73-bis. L’area è pianeggiante e coperta da vegetazione incolta, confinante a sud con l’area aeroportuale e a nord con la rete delle pavimentazioni dell’antico sedime dell’accampamento militare, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. L’opera di imboschimento si andrebbe ad inserire nel contesto di un più ampio intervento di riqualificazione dell’area che prevede la creazione, da parte del Comune, di un nuovo parco urbano.

Benefici sociali e ambientali

La nuova area verde, con 5.000 piante, consentirà di assorbire fino a 698 tonnellate di CO2 in 20 anni e di rilasciare fino a 510 tonnellate di O2 nel medesimo arco temporale. Inoltre, tale impianto è in grado di assorbire fino a 509 Kg di PM10 all’anno. È un progetto patrimonio per la comunità locale ed è quindi fondamentale che tutti ne abbiano cura.

Specie utilizzate

La scelta delle specie per l’imboschimento è stata effettuata considerando le caratteristiche del suolo e del clima dell’area interessata. Le specie utilizzate sono autoctone, provenienti da vivai italiani e munite di passaporto fitosanitario.

All’interno dell’area sono stati messi a dimora 3.500 alberi:

  • Roverella, 750
  • Acero camprestre, 750
  • Orniello, 750
  • Carpino nero, 500
  • Bagolaro, 500
  • Sorbo domestico, 250

All’interno dell’area sono stati messi a dimora 1.500 arbusti:

  • Ligustro, 500
  • Corbezzolo, 250
  • Ilatro comune, 250
  • Viburno tino, 250
  • Ciavardello, 250 

Le piante sono dotate di un palo di sostegno, protezione (shelter) e disco pacciamante quali accessori atti a migliorarne l’attecchimento, nei primi anni di avvio dell’impianto, attraverso il corretto sviluppo verticale, la protezione da fauna selvatica, la diminuzione dell’evaporazione e il controllo delle erbe infestanti.

(*) Il valore di assorbimento della CO2 è calcolato su un periodo di vita dell’impianto di afforestazione di 20 anni e tiene conto delle specificità del singolo progetto e delle principali regioni climatiche presenti in Italia.

Il calcolo è stato eseguito sulla base di uno studio commissionato da Arbolia all’Università della Tuscia e che ha riguardato la creazione di un database contenente informazioni relative alla crescita, nonché caratteristiche ambientali e stazionali rilevate da documentazione scientifica per le specie forestali maggiormente utilizzate negli impianti di afforestazione in Italia.

La metodologia proposta in ambito internazionale e utilizzata per il calcolo considera la conversione di terreni non boscati.

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