Pignataro Maggiore

Comune di Pignataro MAGGIORE (CE)

aprile 2021
Grazie alla collaborazione con:
Snam S.p.A.
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Descrizione progetto/intervento

Il quarto progetto di Arbolia è stato realizzato a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, in un’area di proprietà del comune situata in corrispondenza del versante Sud del rilievo collinare, in prossimità del Monastero di S. Croce.

Attraverso l’intervento di imboschimento è stato possibile attivare un processo evolutivo vegetazionale in grado di ricostituire un bosco sempreverde in continuità con la pineta confinante con l’area interessata.

L’accordo tra Arbolia e il Comune ha previsto inoltre un intervento di pulizia dell’area limitrofa, migliorandone così anche l’impatto visivo.

Benefici sociali e ambientali

Tale intervento ha permesso di riqualificare un luogo importante per il Comune sia dal punto di vista paesaggistico, sia di fruizione da parte della comunità locale e del turismo della zona.

Il nuovo bosco sarà in grado di assorbire fino a 27 tonnellate di CO2 e 18 kg di PM10 all'anno.

Specie utilizzate

La scelta delle specie per l’imboschimento è stata effettuata considerando le caratteristiche del suolo e del clima dell’area interessata.

Sono stati messi a dimora

ALBERI

  • Leccio 300  piante                           

ARBUSTI

  • Corbezzolo, 40 piante                              
  • Bosso comune, 40 piante                         
  • Ginepro comune, 20 piante                    

(*) calcolati considerando lo sviluppo delle piante sui 20 anni sulla base dei seguenti studi bibliografici:

Studio condotto dalla Regione Toscana “linee guida per la messa a dimora di specifiche specie arboree per l’assorbimento di biossido di azoto, materiale particolato fine e ozono” in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell'ambito del programma 'MOnitoring ozone injury for seTTing new critical LEvelS' ('Mottles').

Ricerca condotta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche svolto presso l’Istituto di Biometeorologia di Bologna che considera 31 specie tra specie arboree e arbustive.

Ricerca condotta nell’ambito del progetto Qualiviva, che ha visto come capo-fila l’Associazione Vivaisti Pistoiesi e come partner AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio), CNR-IPSP (Consiglio Nazionale Ricerche – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante), CREA-VIV (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria - Unità di ricerca per il Vivaismo e la gestione del Verde ambientale ed ornamentale), DiSPAA - Università di Firenze (Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente), Fondazione Minoprio, Scuola Agraria del Parco di Monza oltre a Piante e Fiori d’Italia e Consorzio Florovivaisti Lombardi, che considera 103 specie da utilizzare in ambito urbano, anche per quanto riguarda l’assorbimento di CO2.

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