Comune di Rovigo
1,3
ettari di aree riqualificate
611
piante
fino a 50
tonnellate/anno di CO2 assorbite (*)
fino a 144
kilogrammi di PM10 assorbiti in un anno (*)
Il quinto progetto di Arbolia è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Rovigo.
L’intervento di imboschimento è stato svolto in un’area, di proprietà del Comune, situata a nord della città in prossimità di una zona residenziale.
L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie al contributo di quattro aziende radicate sul territorio veneto: IQT consulting S.p.A., NEP srl, Polimero Srl e Global Power Plus.
La nuova area verde, grazie alla sua posizione, non solo contribuirà a migliorare la qualità dell’aria ma permetterà anche di mitigare la temperatura nelle giornate estive. Il nuovo bosco sarà in grado di assorbire fino a 50 tonnellate di CO2 e 144 kg di PM10 all'anno.
La scelta delle specie per l’imboschimento è stata effettuata considerando sia il contesto urbano di ubicazione dell’area sia il “Regolamento per la tutela del verde urbano” del Comune di Rovigo.
Sono stati messi a dimora
ALBERI
ARBUSTI
(*) calcolati considerando lo sviluppo delle piante sui 20 anni sulla base dei seguenti studi bibliografici:
Studio condotto dalla Regione Toscana “linee guida per la messa a dimora di specifiche specie arboree per l’assorbimento di biossido di azoto, materiale particolato fine e ozono” in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell'ambito del programma 'MOnitoring ozone injury for seTTing new critical LEvelS' ('Mottles').
Ricerca condotta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche svolto presso l’Istituto di Biometeorologia di Bologna che considera 31 specie tra specie arboree e arbustive.
Ricerca condotta nell’ambito del progetto Qualiviva, che ha visto come capo-fila l’Associazione Vivaisti Pistoiesi e come partner AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio), CNR-IPSP (Consiglio Nazionale Ricerche – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante), CREA-VIV (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria - Unità di ricerca per il Vivaismo e la gestione del Verde ambientale ed ornamentale), DiSPAA - Università di Firenze (Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente), Fondazione Minoprio, Scuola Agraria del Parco di Monza oltre a Piante e Fiori d’Italia e Consorzio Florovivaisti Lombardi, che considera 103 specie da utilizzare in ambito urbano, anche per quanto riguarda l’assorbimento di CO2.